sabato 28 luglio 2012

Quel Braciere Olimpico acceso da sette ragazzi






Londra 2012. E' stato dato molto risalto alle scene magniloquenti di una cerimonia d'apertura bellissima, tesa non tanto a celebrare le glorie della Gran Bretagna quanto le sue contraddizioni storiche: l'industrializzazione selvaggia (i tamburi dai ritmi frenetici dialogavano magnificamente con le tube nere della borghesia industriale), le lotte dei primi immigrati neri, prima fermati sul piroscafo e poi sbarcati, le conquiste del sistema sanitario nazionale britannico, la bellezza del sogno di un bambino e la "bellezza" dei suoi incubi peggiori, le storie più belle (da Peter Pan, a Harry Potter) che la letteratura inglese ci ha regalato...la musica istericamente e psichedelicamente mutevole.
Questa prova di coscienza mi ha preso e toccato.
Mi aspettavo truppe magnifiche sui destrieri a trainarlo; invece il Cerchio Olimpico l'ho visto più crudamente forgiato dagli operai delle acciaierie.
Però il messaggio che era da cogliere, secondo il mio punto di vista (non pretendo certo che sia il più giusto), è stato messo in scena dal tedoforo, l'ultimo. Di solito un atleta importante. Uno solo. Un anziano o un atleta che, a suo modo, ha già fatto la storia. Invece l'ultimo tedoforo, si ferma e lascia l'ultimo giro ad "un altro tedoforo": sette giovani che incendiano i petali di un fiore di fuoco. Sette sconosciuti che hanno avuto un compito così importante. Chi sono? Non si sa. Chi saranno? Nessuno può dirlo. Ma proviamo a pensare, posporre questa situazione. Sicuramente hanno pensato "ora tocca a noi!"; con paura: "magari mi inciampo sulla pista e faccio una figura del tarlo davanti a milioni di persone"; con preoccupazione: "e se non si accende?". Eppure Danny Boyle ha voluto loro. Come a voler dire: siamo giovani certo, lasciateci sbagliare, lasciateci preoccupare, lasciateci delle responsabilità. Solo così, con tutte le cadute e le esperienze, qualche petalo di quel braciere potrà accendersi. E, come quei sette ragazzi, ci verrà voglia di dire "io me la sento, comunque vada". Vorrei che fosse l'Italia, non una storia olimpica!  


Godetevi il video!
http://video.corriere.it/sport/olimpiadi/index.shtml

Il Fiore di Fuoco acceso dai 7 ragazzi

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