domenica 29 aprile 2012

Voltri, Prà e Pegli. Tre realtà un unico Municipio

Nonostante nostalgie separatiste (devo dire che verrebbe voglia di vedere come erano i Comuni di Voltri, Prà e Pegli prima del '26), che rispuntano fuori ad ogni elezione, bisogna fare i conti con la realtà. Siamo tre cittadine riunite in un unico Municipio, sotto il Comune di Genova. Partiamo da qui. Partiamo dalle differenze sostanziali. Se si ascoltano parlare i "vegetti" dei borghi storici, non si può non sentire la differenza di accento che c'è tra lo strascicato accento di Voltri e la "cicculota" dei Varennini di Pegli. Non si può non vedere la differenza negli atteggiamenti, dati da retaggi storici che rimangono ancora oggi. Ma se guardiamo oltre a queste cose (perdonatemi ma non vanno oltre al folckloristico), ci renderemmo conto che i problemi sono comuni. Manutenzione, pulizia, sostituzione di lampadine, il tombino otturato. Se provassimo a pensare che questi sono punti comuni su cui lavorare, non staremmo a perdere tempo in campanilismi. I finanziamenti ripartiti per ciascuna delegazione, progetti chiari sulla situazione generale del Municipio, avrebbero maggiore riscontro proprio perchè si agirebbe con una forza di popolazione che, tutta riunita, supera addirittura il Comune di Savona. Ognuno di noi ha la sua Voltri, la sua Prà e la sua Pegli dov'è nato. Ma il territorio è unico.
Molti, a richiamare antiche divisioni, parlano di medioevo. Nel medioevo ogni borgo aveva una sua coscienza, ma il cittadino medievale viaggiava, collegava il territorio con strade, reti e sentieri, meglio di quanto facessero i romani. E conosceva a menadito anche "le strade degli altri". Valorizziamo le singole peculiarità delle delegazioni, ma pensiamo come Municipio. Nella realizzazione delle nostre piccole cose, saremo tutti più forti.

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